Cartoon Re Nudo


In occasione del Festival Re Nudo (dal 5 all’8 giugno 2025 presso la Fabbrica del Vapore di Milano), ho realizzato un piccola introduzione animata per le serate di rassegna cinematografica del Festival.

Re Nudo” è la rivista underground di cultura alternativa nata negli anni ‘70”; per maggiori informazioni riguardo il festival e la rivista, potete visitare il sito web ufficiale o l’account instagram.

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Credits

Idea, Storyboard e Animazione: Luigi Segre

Compositing e Montaggio: Riccardo Casiccia

Sound Design: Luigi Segre e Riccardo Casiccia

Cliente: Re Nudo (Direttore Responsabile ed Editore, Luca Pollini)

Disegni realizzati su: Adobe Photoshop

Compositing e Montaggio: Adobe After Effects

Campionatura Suoni: Zoom H4N, Zoom H5 con microfoni Sennheiser ME64

Categoria: cartoon, animazione, intro festival, rassegna cinematografica, cortometraggio, animation, underground, 2d animation

Stile e Tags: testo

Realizzato nel mese di Aprile/Maggio 2025


Making of


In questo making of vi racconto i passaggi che ho fatto per arrivare al risultato finale. Ad ogni sezione troverete dei disegni e dei brevi video (gif) con qualche commento personale. Ogni piccolo disegnetto è stato fondamentale, e ogni scelta è stata fatta con un po' di cuore e tanta curiosità - e tantissimi sbagli ed errori. Ho pensato di condividere questo “dietro le quinte” perché, alla fine, anche i dettagli più piccoli sono quelli che fanno la differenza e ho piacere di condividere la mia esperienza con tutti i curiosi che vogliono sapere qualcosa di più su questa animazione. Spero che, esplorando il processo, possiate capire meglio come un'idea prende vita.


Il Logo

Il logo della rivista Re Nudo fu ideato da Gianni Emilio Simonetti, artista e intellettuale. Il nome Re Nudo trae ispirazione dalla fiaba di Hans Christian Andersen: “I vestiti nuovi dell'imperatore, simbolo della critica alla società e alla cultura dominante, in linea con lo spirito contro-culturale della rivista. Per ulteriori dettagli sulla storia e l'evoluzione grafica di Re Nudo, potete consultare la pagina ufficiale della rivista qui.

L’idea principale è stata: “Come faccio a far finire un Re all’interno della sua corona? (con il culo fuori naturalmente)”.

Piccola curiosità: il font utilizzato per il logo di Re Nudo è il Cooper Black: un carattere bold, rotondo, morbido, con grazie (serif) molto pronunciate e tondeggianti, disegnato da Oswald Bruce Cooper nel 1921 (infatti, riprende anche il suo nome). È stato ampiamente usato negli anni '60 e '70, soprattutto nella cultura pop, psichedelica e controculturale. Questo carattere è stato usato anche per album musicali come The Beach Boys, Pet Sounds (1966) e The Doors' "L.A. Woman" (1971) e per un sacco di altri media come riviste, film, cinema, poster e pubblicità!


Storyboard

Naturalmente come prima cosa non poteva mancare un bello storyboard, perché senza quello, non si va da nessuna parte! Posso dire che questo storyboard l’ho realizzato dopo aver studiato i personaggi… A seguire vi spiego il perché.


Character Design

Rough Animation Test

In questo primo test (velocissimo e scarabocchiatissimo), l’idea è molto chiara, solo che dopo qualche ragionamento mi sono detto: “caspita, devo animare un cavallo… sono fottuto”. E così mi è venuto in soccorso il buon vecchio Richard Williams, con il suo libro “The Animator’s Survival Kit”. L’avevo già tirato giù dallo scaffale ed ero sicuro che mi avrebbe dato qualche utile suggerimento. Infatti, a pagina 332, c’è una sequenza animata di un ciuchino che cammina “on twos”, ovvero una tecnica dove duplichi un disegno per 2 volte al fine di creare l’animazione completa per non fare troppi disegni singolarmente (anche per il motivo di risparmiare tempo). E sapete la cosa bella di quell’esempio? Zampette corte!

Perché ho detto “sono fottuto”? Molto semplice: il cavallo da disegnare fermo è già difficile, figuriamoci muovere quelle zampe belle lunghe, dove il ginocchio si muove prima della zampa! Non solo, la maggior parte dei quadrupedi sono difficili perché le loro zampe corrispondo ad una “X” per il movimento - la destra posteriore corrisponde alla sinistra anteriore e la sinistra posteriore corrisponde alla destra anteriore, capish? Ah già, ricordate che il tutto il resto ondeggia su e giù… fai prima a diventare prete!

Rough Horse Walking Cycle Test

Inspired by Richard WilliamsWalk on a Donkey” Page 332 from the book “The Animator’s Survival Kit

Visto che non voglio diventare un prete, eccolo la soluzione a tutti i miei problemi! Un cavallo semplice e pratico: zampe corte, una grossa forma, pochi movimenti e soprattuto una consistenza che non ondeggi su e giù. Ottimo! Non solo, il migliore animatore del mondo mai esistito l’ha già fatto meglio di me, quindi, perché non copiarlo? Vi allego la scansione dal libro - così capite meglio cosa intendo.

E questa è la mia versione ;) (Pss! Notate l’errore della zampa dietro! Sembra si scambi con l’altra!)


Rough “Scream and Run” Animation Test

Facendo questo breve test mi sono venuti in mente un sacco di dettagli a cui non avevo pensato - mi riferisco agli effettivi movimenti che sono andato ad animare. Nell’animazione ci sono diverse regole, ma quelle che sono essenziali per qualsiasi tipo di animazione sono: “i 12 principi base dell’animazione”, 12 regole fondamentali che hanno fatto in modo che i cartoni “funzionassero” e anche per risolvere questi legate alla “lettura” dell’animazione e il design dei/del personaggio/i. Qui un video che vi spiega bene tutto. Comunque per vostra info: queste regole sono state scritte per la prima volta nel libro: “The Illusion of Life” di Ollie Johnson e Frank Thomas - due dei “9 old men” della Walt Disney (oh! questi 9 signori hanno creato i più bei cartoni animati nella storia dell’umanità e sono stati i primi a fare un sacco di cose! - se siete abbastanza curosi andate a vedere cosa hanno fatto!).

Il problema che mi si è presentato qui era “l’anticipation” (il secondo dei 12 principi), ovvero, prima di fare un movimento grande, ne fai uno più piccolo. Se volete fare un salto, dubito che saltate senza prima chinarvi un poco per “caricarvi”. Ecco, quel chinarvi è l’anticipation e nei cartoni funziona così - sia per dare una legge fisica al personaggio e sia perché attira l’attenzione del pubblico e capisci cosa sta per succedere. Posso dire che non era l’anticipation il mio problema, ma era come avrei voluto farla. Qui, volevo simulare il movimento di Willy il Coyote - ovvero che prende la rincorsa con le braccia indietro e poi parte a razzo - per intenderci guardate questo.

Ma come faccio a muovere le zampette del cavallo senza impicciarsi con le redini e fare in modo che non si contorca mentre il Re sta perdendo l’equilibrio? Un bordello! Troppe cose! Devo trovare una soluzione... Niente carica alla Willy il Coyote… sob, sob! Tuttavia ho creato l’anticipation in un altro modo: facendo andare giù il collo del cavallo prima dello scatto.


Qui sotto una tavola con dei bozzetti. Potete vedere che il 4° movimento del cavallo risultava essere complicato, anche se per un fumetto sarebbe funzionato - le zampe del cavallo mentre prende la rincorsa avrebbe compromesso la vista del Re, perché alla fine è lui il personaggio principale. A seguire altri sketches.

Se volete vedere i cartoni animati indicati in questa ultima scheda, li potete trovare ai seguenti link (audio originale in lingua inglese):


From Sketches to Final Animation

Se state visualizzando questa sezione da telefono, vi consiglio di ruotare lo schermo in orizzontale: gli Sketches e le Final Animations sono affiancate per un confronto diretto.

Sketch: animare qualsiasi tipo di camminata è il primo esercizio per imparare ad animare. Questo sketch è la base della camminata del cavallo. Sembra banale, ma animare “sul posto”, ovvero senza muovere il cavallo, l’ho trovato strano. Occorre molto esercizio prima di imparare a dominare e controllare le camminate senza errori.

Final Animation: questo primo risultato mi ha dato molta soddisfazione. La camminata del cavallo è molto fluida e il Re sopra ha un bell’aspetto. Inoltre, mi piace molto l’effetto del “tremolio” della linea, poiché sono tutti disegni diversi invece di essere copiati e incollati. Infatti, se vedette lo sketch, il cavallo è “fermo” e non ha l’effetto del tremolio.


Sketch: questo secondo sketch mi ha aiutato a capire meglio la dinamica del cavallo che si spaventa e scappa via. Di per sé funziona, ma le tempistiche sono da aggiustare - sono troppo veloci e lo spettatore potrebbe perdersi. Per questo servono delle pause (e l’anticipation) al fine di indirizzare meglio lo sguardo dello spettatore.

Final Animation: mi sono davvero divertito ad animare questo momento. Un bravo animatore è abile quando mantiene le consistenze, ma nel mio caso, tutto è deformato! Forse è per questo che lo trovo divertente! Inoltre, fare boccacce o gli occhi che escono fuori dalle orbite mi è sempre piaciuto perché e molto cartoon - vedi in basso il “Focus: Cartoony Poses”.


Sketch: con questo sketch ho dovuto capire meglio la dinamica del Re che cade da cavallo e della corona che gli casca in testa. Una dei principi dell’animazione sono gli “archi”, in inglese “arcs”. Secondo questo principio, tutti i movimenti seguono traiettorie curve. Ho avuto diversi problemi con la corona che vola, perché qui, la sua traiettoria era troppo corta e risultava strana. Per questo nell’animazione finale ho preferito farla uscire dall’inquadratura - e funziona meglio! Inoltre, sono contento di aver usato le redini del cavallo per creare un “tiraggio” e rendere la scena ancora più comprensibile e funzionale.

Final Animation: ho passato diverso tempo a cercare di capire se questo momento funzionava correttamente - sia sulla base dello sketch, degli archi ma sopratutto dello staging, un’altro principio dell’animazione. Lo staging è il modo in cui viene presentata un'azione o un'idea, affinché sia chiara, leggibile e d'impatto. Se succedono troppe cose, c’è qualcosa che non va! Dove va il mio occhio? Cosa guardo per prima? Guardo il cavallo che scappa? La corona che vola via? Il Re che cade? Sicuramente il fatto che la corona sia nera rispetto al resto dei disegni crea un “peso” visivo che attrae il mio occhio, quindi sono sicuro che lo sguardo va a finire lì.


Sketch: questa è stata una delle piccole sfide che ho incontrato nella fase di sviluppo. Visto che volevo ricreare il logo finale alla fine dell’animazione, la domanda è semplice: “come faccio a girare correttamente il Re?”. In questo sketch potete vedere la corona che cade e che rimbalza sul Re per poi girarsi. L’ho rifatta diverse volte questa prova perché volevo che fosse credibile e funzionale.

Final Animation: questo momento ha 68 disegni - uno diverso dall’altro. Sono molto contento del risultato e funziona molto bene. E’ fluido, molliccio e ha una sua natura. Inoltre, anche qui, mi è piaciuto molto “spingere” i disegni al fine di dargli una consistenza diversa e molto cartoon - vedi in basso il “Focus: Cartoony Poses”.


Sketch: Anche per il bambino ho realizzato un piccolo walking cycle (decisamente più semplice di quello del cavallo). Come in quel caso, ho evitato il movimento su e giù, mantenendo la camminata molto essenziale. Questo sketch mi è servito per studiare il movimento di gambe e piedini. Un dettaglio da non sottovalutare è la dinamica dei pantaloni: seguono il passo oscillando insieme alla gamba, aggiungendo realismo e ritmo al movimento.

Final Animation: Rispetto ai primi disegni del bambino (e anche allo storyboard), ho aggiunto un piccolo elemento che aiuta a rendere il personaggio più riconoscibile: un carrettino. Questo dettaglio lo identifica in modo più chiaro come un bambino, molto più di una semplice figura che guarda e indica. Dal momento che non c’è dialogo, l’età e il ruolo del personaggio devono emergere solo attraverso l’immagine. Inoltre... è stato davvero divertente da animare!


Focus: Cartoony Poses

Questi due momenti dell’animazione sono stati tra i più divertenti da realizzare. Per me, il concetto di cartoon significa esagerare una posa naturale, spingerla al limite per enfatizzare l’espressione o il movimento. È proprio questo "spingere all’estremo" che dà vita al carattere cartoonesco e lo rende così espressivo. Mi piace pensare alla parola “spingere” (push) o “di più” per enfatizzare il movimento. Qui sotto, il cavallo viene “spinto” tantissimo in due momenti: 1) quando guarda scioccato il Re Nudo, 2) quando si deve “caricare” per scappare via. Le forme esagerate e assolutamente non uniformi sono davvero divertenti - inoltre non sono percettibili ad occhio nudo ed è per questo che desideravo inserire un focus per mostrarvi quanto si possono spingere i disegni con la velocità rallentata (0,9 secondi per frame).

Anche in questo caso, la forma del Re viene portata all’estremo, come anche la forma della corona che lo “ingloba”. Avvalersi di questa tipologia di scelta mi ha anche aiutato a trasformare il disegno iniziale a quello finale e cercare di renderlo più fedele possibile al logo di Re Nudo. Naturalmente, entrambe le animazioni (se non gran parte di tutta l’animazione), l’ho realizzata con la tecnica dello Straight Ahead e qualche volta con Pose-to-Pose (4° dei 12 principi dell’animazione). Ammetto che la Pose-to-Pose è la scelta più intelligente, perché se sbagli un disegno in Straight Ahead sei fregato e devi rifare tutto. Tuttavia è molto divertente perché ti permette di essere davvero libero di fare quello che vuoi, e divertirti! Ammetto che qui le gambe del Re e la corona l’ho rifatte 2 volte, forse 3! :P


Background Design

ciao

ciao

ciao

ciao

ciao


Animazione in Background: i trombettisti

ciao

ciao

ciao


Animazione nel Background: i paesani del reame


Sound Design


Compositing e Montaggio


Credits

Idea, Storyboard e Animazione: Luigi Segre

Compositing e Montaggio: Riccardo Casiccia

Sound Design: Luigi Segre e Riccardo Casiccia

Cliente: Re Nudo (Direttore Responsabile ed Editore, Luca Pollini)

Disegni realizzati su: Adobe Photoshop

Compositing e Montaggio: Adobe After Effects

Campionatura Suoni: Zoom H4N, Zoom H5 con microfoni Sennheiser ME64

Categoria: cartoon, animazione, intro festival, rassegna cinematografica, cortometraggio, animation, underground, 2d animation

Stile e Tags: testo

Realizzato nel mese di Aprile/Maggio 2025


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